LA SCELTA DELLE SPECIE, MICRO O MACROTERMA?

Pubblicato il 14 marzo 2023 alle ore 13:43

Ben ritrovati Amici di Sempre Al Verde,

 

Negli articoli precedenti abbiamo visto come costruire un top soil da zero, come ammendarlo, come pianificare le lavorazioni ed eseguirle correttamente. Immaginiamo quindi che il vostro top  sia venuto alla perfezione e siete pienamente soddisfatti del lavoro svolto. 

Bene, ma ora, cosa dovrò seminare? 

 

Oggi vedremo come scegliere il tipo di erba che più farà al caso vostro, quindi la SPECIE da tappeto erboso .

 

Il mercato odierno è pieno di proposte, se vi fate un giro on line, vedrete semi di tutte le varietà, qualità, colore, nomi diversi, ed è molto difficile scegliere in ambito residenziale e destreggiarsi.

A volte ci si affida alle pubblicità di aziende del settore, che propongono miscugli di microterme più o meno performanti con caratteristiche diverse. Ci facciamo influenzare dal marchio, dalle recensioni di altri utenti, da esperienze magari avute in passato o da qualche consiglio espresso, dall' amico o vicino di casa.

Una cosa sola è certa : finché non proviamo personalmente nel nostro spazio verde, i paragoni, sono tutti da prendere con le pinze, semplicemente la stessa erba che ha l'amico che abita a 100m di distanza da voi, vive probabilmente, in ''un mondo suo'', quindi con un'esposizione, un top soil, una gestione completamente diversa dalla nostra.

Capite bene, quindi, che se la nostra esposizione è a SUD e quella dell'amico è a NORD, non andremo a copiare la sua specie fatta al 50/60% di festuche ovine o rubre, che ben si adattano all'ombra, ma potremmo invece sfruttare e valorizzare una  che il sole lo gradisce particolarmente  bene.

 

Perché si parla di esposizione?

 

E' il primo fattore da prendere in considerazione nella nostra scelta.

Il secondo fattore invece, a pari merito con il primo,  è la zona climatica; Dove abitiamo? In pianura, al mare, in montagna, al nord o sud Italia.

 

Già solo con queste due informazioni abbiamo una situazione molto più chiara. La terza domanda sarà legata alla gestione, quanto tempo abbiamo da dedicare al tappeto erboso? 1 ora la settimana oppure 1 ora al giorno fa differenza, ci sono specie che nei periodi di massima spinta vegetativa, sempre per gestirle al meglio, richiedono almeno 2 tagli settimanali, capiamo quindi che 1 ora la settimana non è sufficiente.

 

LE SPECIE DA TAPPETO ERBOSO

 

Vediamo quindi attraverso questa prima distinzione di fare una scelta IMPORTANTISSIMA. 

 

Macro o micro ? 

 

MICROTERME : Sono specie definite graminacee ed hanno nell'arco di un anno solare, due cicli di massima espressività, (cicli vegetativi) in primavera ed in autunno. Sono le specie che vengono più seminate nella nostra penisola, in mix(quindi in percentuale tra loro) o in purezza. Vengono definite specie sempreverdi.  

 

Le microterme sono:

 

Festuca arundinacea, la festuca rubra, ovina o commutata, poa pratensis,  loietto, e agrostide.

Facendo un breve panorama, queste tipologie  si adattano al clima del nord Italia e tollerano bene temperature più fresche, hanno una migliore resistenza al freddo rispetto alle macroterme ma  una minore resistenza alle temperature elevate. La loro temperatura preferita varia dai 13 ai 25 gradi e il loro massimo sviluppo radicale si ottiene in primavera ed autunno.

In genere le microterme hanno anche una minor tolleranza alla siccità e alle malattie;  Si, esatto, in genere si ammalano di più, ma sono specie molto usate, per la loro tessitura più fine e una qualità estetica molto elevata. 

 

MACROTERME : Sono specie graminacee che si esprimono, durante l'anno con un solo ciclo vegetativo ,che varierà in base alle temperature. Il loro risveglio quindi, sarà principalmente legato ad una temperatura che si avvicina a 20/25 gradi (green up) e continuerà per tutta l'estate.

All'avvicinarsi quindi dell'inverno e alle temperature più miti, la pianta, andrà in dormienza, e tramite questo processo di sopravvivenza, cederà la clorofilla e diventerà color paglia.

Sono specie che prediligono ambienti soleggiati e tollerano temperature fino a 38/40 gradi.

 

Le macroterme sono :

 

Zoysia , Cynodon dactylon, , Stenotaphrum secundatum, Paspalum vaginatum, Paspalum notatum. Dichondra.

Queste le principali, tenendo conto che ad esempio per la Zoysia vi sono più sottospecie, Zoysia japonica, matrella, tenuifolia o anche ibrida ma come nelle altre macroterme vi sono cultivar con diverse caratteristiche tra loro. Anche tra le macroterme vi sono differenze abissali, alcune con gestione molto spinta, altre a basso impatto manutentivo. Alcune che tollerano ombreggiamento, altre assolutamente no.

Il Cynodon è una pianta ad elevata gestione, concentrata nei mesi di attività vegetativa che non tollera ombra, lo Stenotaphrum invece ha una gestione molto più tranquilla che tollera ombra parziale.

Il Cynodon predilige tagli anche a 15mm, mentre lo Steno deve essere tagliato sui 7 cm. 

 

Capiamo quindi che una volta scelta la specie, tra micro e macro, dovremo informarci ulteriormente, ma faremo un passo per volta, troverete successivamente articoli dedicati in modo che possiate scegliere con consapevolezza. 

 

Fatta quindi questa distinzione abbiamo sicuramente le idee più chiare sul da farsi,  le macroterme andranno in ambienti comunque piuttosto soleggiati, questo è certo, quindi non in ombra, con climi possibilmente più caldi, centro sud Italia,  ma anche al nord è possibile (ma non tutte) come lo Steno che con temperature inferiori allo zero termico potrebbe soccombere, in generale altre come Zoysia e Cynodon verrà ''solo'' accorciato il ciclo vegetativo della pianta. Green up o risveglio tardo e dormienza anticipata, al nord si hanno in media 5/6 mesi di verde.

 

Le microterme andranno principalmente al centro/ nord, e al sud, magari in zone non troppo assolate e con temperature più fresche in base all'altitudine, altro fattore fondamentale. A quanti metri sopra il livello del mare ci troviamo?

 

Scegliamo quindi in base all'esposizione e alla zona climatica, ma anche a questo ultimo fattore, il nostro prato. 

 

Perfetto, siamo a cavallo, abbiamo capito che tipo di specie utilizzare, abbiamo fatto la nostra scelta, non per sentito dire, ora siamo autonomi nel capire che :

Un prato, in Sicilia, con esposizione Sud e quindi al sole, sarà preferibile ed esempio un Cynodon e non un loietto.

 

Teniamo comunque in considerazione che, le aziende del settore sperimentano, ed investono in ricerca e sviluppo, incrociando tra le specie e cultivar, per ricavare sempre prati più performanti, da immettere sul mercato. Ci sono professionisti che studiano e provano quotidianamente le caratteristiche, quali la tolleranza al calpestio, alla siccità o alla salinità. Queste informazioni saranno molto preziose, nella scelta capillare della nostra cultivar tra le specie proposte. 

 

Entrambe le specie, micro e macro terme, hanno  pregi e difetti che bisogna considerare, se avete capito che una specie è perfetta per il vostro spazio, usate quella, le forzature si possono fare, ma la fatica e lo scoraggiamento per insuccesso, potrebbero portarvi ad abbandonare. In zone costiere ad esempio con elevata salinità irrigua andremo a scegliere un Paspalum Vaginatum o Cynodon poiché hanno caratteristiche di tolleranza alla salinità e non una poa pratense che non ne ha.

 

Noi non vogliamo questo. I compromessi che all'inizio possono sembrare una scocciatura, ci ripagheranno poi con la salute della pianta e del prato stesso e molti, molti meno problemi.

 

Se non vi piace il colore paglierino sulle macroterme in inverno, vi capisco, ma se la scelta è consigliata, quella che vi permette di non avere le problematiche delle micro in estate, piuttosto opteremo per una trasemina invernale con  loietto multiflorum o coloranti da applicare. Va comunque detto che la trasemina non è adatta a tutte le macro, solo quelle aggressive.

 

Se al nord Italia, in Trentino a 1500m sopra il livello del mare, vorrete mettere una Zoysia, sappiate che vegeterà per molto, molto meno tempo della stessa Zoysia in Puglia, o anche solo che in Emilia Romagna, ma meno anche nella stessa zona a livello del mare.

 

Magari in questo caso opterei per un bellissimo loietto in purezza. Un mix di loietto e poa pratensis o anche per solo poa. 

 

Cerchiamo di trovare un equilibrio, è quello che ci rende felici, in tutto. 

 

Teniamo conto anche del lato economico e macchinari da acquistare, un prato performante micro o macro che sia, con taglio basso e con gestione spinta, vi obbliga per garantire un discreto successo e salute, a maggiori interventi e maggiori costi legati alle concimazioni e tagli e a volte maggior apporto irriguo.  

 

Seguiteci nel prossimo articolo, per conoscere le distinzioni tra le stesse microterme e macroterme. 

Puntiamo a fare una scelta consapevole.

 

Sempre Al Verde Team 

 

 

Pubblicato 14/03/2023

Modificato il 28/01/2024

 

Ecco spiegato il ciclo vegetativo delle macroterme.

Ecco invece il ciclo vegetativo delle microterme

PASPALUM VAGINATUM IN DORMIENZA

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