LA RUGGINE - PUCCINIA

Pubblicato il 8 maggio 2023 alle ore 20:38

Ben ritrovati Amici di Sempre Al Verde,

 

Nuovissimo articolo, dedicato ad una patologia, che purtroppo in questo periodo, sto notando con maggior frequenza in molti tappeti erbosi. Malattia che si manifesta, con temperature medie notturne tra gli 8/12 gradi e diurne primaverili, tra i 20 e 25 gradi.

La Puccinia (ruggine), può presentarsi su tappeti erbosi con poca circolazione d'aria, tagli di solito infrequenti e soprattutto  scarsa nutrizione azotata, in periodi con umidità elevate come la primavera ed autunno.  Possiamo verificarne la presenza dopo abbondanti piogge ad esempio, che dilaveranno l'azoto a disposizione della pianta e quando il nostro tappeto erboso avrà una crescita stentata, situazione sempre riconducibile alla carenza azotata o ad un substrato poco fertile e con attività microbica scarsa. 

 

Un substrato infatti non performante, non metterà a disposizione della pianta il fabbisogno di nutrizione necessario, che servirà per crescere. Anche dopo un periodo siccitoso e con scarsa crescita    potremo verificare la comparsa.   E' possibile anche, che nella gestione di un classico mix 90/10 ci si focalizzi sempre e solo sull'apporto nutrizionale della festuca, poiché il rapporto 90/10 ci trae in inganno.

 

E' molto frequente infatti che nei suddetti giardini la poa pratensis, specie più suscettibile e più affamata, si ammali per prima, contagiando poi la festuca arundinacea.

 

Ricordiamoci che quando seminiamo un mix con quelle percentuali, le stesse vengono indicate a peso ed 1 grammo di festuca corrisponde a 400 semi, mentre un grammo di poa a 4000, quindi avremo quasi metà prato festuca e metà poa.

 

Se volete capire meglio come basare gli apporti nutrizionali seguite la pagina CONCIMAZIONI MINERALI.    

 

La malattia si presenta con spore color arancio,  che colpiranno le nostre foglie e formeranno come pustole di color arrugginito. E' una malattia molto semplice da riconoscere, dalla foglia color ruggine si arriverà ad avere macchie irregolari ingiallite più chiare. Toccando inoltre le foglie infette, vedremo la polvere di colore rossastro, rilasciata sulle dita delle nostre mani. E' comunque una patologia semplice da curare, ma che non va trascurata e presa in tempo. Può infatti infettare gran parte del tappeto erboso e successivamente una concimazione azotata, potrebbe non bastare a risolvere la situazione e addirittura nei casi disperati la morte della pianta.  Le spore della ruggine o puccinia, verranno quindi trascinate dal calpestio, dal tagliaerba, dal vento, oppure dalle piogge.

 

COME POSSIAMO INTERVENIRE ?

 

In prevenzione,  effettuando una corretta nutrizione con  apporti azotati corretti, facendo attenzione a periodi troppo piovosi dove il concime può essere lisciviato con facilità. In un periodo con frequenti piogge, potremo optare per un concime ricoperto a cessione controllata, che oltre a durare diverso tempo, ci garantirà una nutrizione costante. Costante nutrizione organica, per rendere il nostro substrato performante.

Tagliamo con costanza il nostro tappeto erboso, quando vedremo che l'erba inizia a crescere di più, sarà il momento giusto per aumentare la frequenza di taglio e l'apporto dei nutrienti necessari. I tagli dovranno essere netti con una lama affilata e vietato asportare più del 30% della foglia ad ogni taglio. Un prato strappato sarà suscettibile all'ingresso di patologie poiché la ferita sulla foglia verrà rimarginata molto lentamente. In caso avessimo strappato, proteggiamo e aiutiamo a cicatrizzare con zeolite micronizzata, ossidi di silicio o alghe brune.

Un trattamento fogliare con uno solo di questi prodotti, oppure  alghe + zeolite micronizzata. Le dosi sono da intendersi sempre da etichetta del produttore.

 

Eliminiamo la rugiada mattutina con la pratica del syringing descritta in questo articolo LA RUGIADA .     Irrigazioni sempre abbondanti e infrequenti, al bisogno riconosciuto della pianta. 

Effettuiamo per il periodo di infezione, tagli con raccolta, tagliando per ultimo le zone infette e successivamente disinfettiamo scarpe e macchinari. 

Alla ripresa vegetativa, valutiamo la quantità di feltro presente sul nostro tappeto erboso e se eccessiva rimuoviamola con dovute tecniche agronomiche.

 

CONTROLLO DELLA MALATTIA

 

In moltissimi casi, si risolve con un apporto azotato a pronto effetto, in modo da ristabilire nell'immediato l'apporto nutrizionale della pianta.

Nei casi gravi, molto gravi apporto azotato + trattamento anticrittogamico come tebucozanolo o azoxystrobin 

 

Grazie per la lettura,

 

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Sempre Al Verde Team.

 

 

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