LE ALGHE BRUNE

Pubblicato il 15 aprile 2023 alle ore 21:55

Ben ritrovati Amici di Sempre Al Verde,

 

con un altro articolo sulla nutrizione organica, parliamo di ALGHE BRUNE.

 

Scommetto che ne avrete già  sentito parlare molte volte, ormai quasi tutte le aziende del settore trattano prodotti contenente alghe, magari le usate già, ma spieghiamo meglio cosa sono, a cosa servono e come ottimizzare al meglio il loro utilizzo.  

 

Le ALGHE BRUNE sono impiegate come fertilizzanti, su tappeto erboso e in agricoltura a fanno parte della famiglia degli organici. 

Esse contengono alginati, ovvero acido alginico o algina, un polisaccaride conosciuto di più con il nome di carboidrato;  Enzimi ed ormoni quali gibberelline. Nelle piante i polisaccaridi formano gran parte della percentuale del loro peso a secco. Le alghe sono organismi molto complessi e vivono in acque fredde, negli oceani e con un ossigenazione elevata, come si può infatti verificare dalla provenienza di molte tipologie in commercio,  ad esempio la famosa Ascophyllum Nodosum, chiamata anche laminaria norvegese, che viene raccolta nelle coste dell'Atlantico e nelle acque fredde norvegesi e irlandesi. Quest'alga è considerata la più rinomata perché fonte di continui studi, da parte degli scienziati, e con ricerche continue sui suoi possibili utilizzi. La stessa infatti, per le sue proprietà, è già impiegata nella cosmesi e nell'alimentare. 

Ascophyllum Nodosum è un alga di colore marrone, verdastro, con grandezze che possono variare da poche cellule  o pochi centimetri, fino anche a due metri, ma con una crescita lenta ed una vita media di circa 10/15 anni. Le dimensioni dipenderanno dall'habitat, quindi fattori che andranno dalla salinità al clima.

Viene prelevata direttamente dagli oceani, durante le basse maree e portata a  processo di estrazione, in modo tale da estrarre  le sue preziose sostanze. Esistono comunque  due tipologie processo di estrazione, a freddo (la migliore ) e a caldo, le vediamo sotto :

 

Estrazione a caldo :

Consiste nell'introduzione di un elemento alcalino come idrossido di potassio e innescato un processo di riscaldamento fino a 100gradi, con lo svantaggio però, che alcune delle sue proprietà, come enzimi e vitamine, vengano purtroppo distrutte nelle alte temperature.  

 

Estrazione a freddo :

E' il miglior metodo di estrazione poiché privo di utilizzo di sostanze chimiche e avviene senza alte temperature, poiché le proprietà algali verranno estratte direttamente tramite un macchinario a pressione. Otterremo infatti, un composto naturale con PH acido, fisiologico delle alghe e i suoi fitormoni e enzimi rimarranno intatti.

 

In commercio potremo trovare alghe in forma liquida o anche in polvere, di solito con concentrazioni maggiori. 

 

COSA CONTENGONO LE ALGHE?

 

I prodotti a base di alghe contengono amminoacidi ( leggete l'articolo se non lo avete fatto, lo trovate qui GLI AMMINOACIDI,

micronutrienti, quindi zinco, ferro, manganese, boro, rame, conterranno inoltre antiossidanti come polifenoli e carotenoidi e in buona parte fitormoni, come auxine, gibberelline, citochinine.

Un applicazione di alghe brune al nostro tappeto erboso, avrà funzione di regolatore e attivatore di vari processi enzimatici interessanti.

I Polifenoli infatti, ricchi di carbonio, rinforzeranno le pareti cellulari, l'acido alginico attiverà i processi di fotosintesi e formazione della clorofilla.  Le betaine usate in maniera preventiva, miglioreranno la tolleranza  della pianta, a fronte di uno stress idrico e mantengono stabili i livelli di clorofilla, mentre le laminarine favoriranno la produzione da parte della pianta di fitoalissine, per la sua protezione contro i patogeni.

 

I benefici delle alghe sono molteplici, in esse sono presenti fitormoni naturali, vediamone alcuni e le loro funzioni:

 

LE AUXINE 

Sono ormoni vegetali, chiamati anche regolatori di crescita e giocano un ruolo fondamentale nei processi di sviluppo della pianta regolando l'accestimento e alcune funzioni metaboliche, in tutte le fasi vegetative. La loro distribuzione nella pianta varia in base agli stimoli esterni, mettendo in atto meccanismi come gravitropismo e fototropismo che sono sistemi che permettono alla pianta di ricevere più luce e di contrastare la gravità tramite recettori.

 

LE CITOCHININE 

Ormoni vegetali che agiscono regolando l'attività ormonale delle auxine in combinazione o opposizione a seconda dell'attività da svolgere.

Promuovono la divisione cellulare nelle radici,  e nuovi steli, ritardano l'invecchiamento dei tessuti della pianta ed aumentano la produzione  della clorofilla e di enzimi fotosintetici. Sono molti i processi regolati dagli ormoni citohinine-auxine.

 

LE GIBBERELLINE 

Sono ormoni vegetali che stimolano l'apparato radicale, gestiscono la trasformazione della pianta nelle fasi di crescita. I suoi inibitori, creati in laboratorio, hanno permesso di ridurre la dimensione della pianta, mentre i trattamenti con questo ormone inducono all'accestimento, l'allungamento dei  rizomi e degli stoloni.  

 

Capiamo quindi che, compiuto un ciclo di applicazioni di alghe brune, avremo stimolato l'apparato radicale, promosso la divisione cellulare nelle radici, accestimento della pianta, favorito la sintesi proteica e la produzione di fitoalessine. Non è poco se contiamo anche le proprietà di  ridurre gli stress biotici come malattie  e stress abiotici, come mancanza di luce, eccesso di salinità, e siccità.

Attenzione però all'abuso, considerato che i fitormoni regolano l'attività della pianta, si può con un eccesso di auxine ridurre l'attività radicale invece che promuoverla. Sono quindi raccomandati cicli di 2, massimo 3 interventi a livello fogliare a cadenza di 15giorni e uno stop alla somministrazione per almeno 1 mese. Preferiremo quindi applicazioni antecedenti a periodi  stressanti per la pianta, come in estate nelle microterme, avremo comunque discreti risultati anche durante e post . 

I dosaggi dovranno essere rispettati, sempre e solo quelli da etichetta del produttore. Le applicazioni a livello radicale si focalizzeranno invece sullo sviluppo radicale della pianta. 

 

 

LE TIPOLOGIE DI ALGHE  

 

Le alghe rosse, chiamate così per i loro filamenti color rossastro dato dalla ficoeritrina, posseggono una buona quantità di clorofilla.

Le alghe  brune,  che per merito dei suoi carotenoidi  predomina il color bunastro.

Le alghe azzurre o verdi, che prendono il loro color oceano, per l'elevata presenza di clorofilla. 

 

QUALI TIPOLOGIE DI ALGHE TROVIAMO IN COMMERCIO?

 

Come descritto in precedenza l'alga ASCOPHYLLUM NODOSUM fa da padrona al mercato, ma possiamo trovare altri estratti e valutarne ulteriormente l'utilizzo in base alle loro composizioni. Quello che differenzia le tipologie di alghe è infatti il rapporto tra i fitormoni presenti.

Abbiamo visto infatti che un apporto di auxine e citochinine favoriranno l'accestimento e la divisione cellulare, le gibberelline lavoreranno sullo sviluppo dell' apparato radicale, quindi ipogeo.

 

ECKLONIA MAXIMA : alga che grazie al suo rapporto auxine-citochinine (squilibrato a favore delle auxine) stimolerà la crescita laterale, aumentano la sua massa, quindi un accestimento della pianta e apparato radicale 

 

ASCOPHYLLUM NODOSUM: grazie al rapporto citochinine-gibberelline si stimolerà la crescita vegetativa ipogea ed epigea. E' un alga che contiene una discreta quantità di mannitolo e amminoacidi.

 

LAMINARIA JAPONICA / DIGITATA:  Alga poco conosciuta ma ricca di elementi  come calcio e mannitolo,  acido alginico, vitamine. Grazie al suo rapporto equilibrato degli ormoni è considerato un buon coadiuvante della crescita della pianta.

 

MACROCYSTIS INTEGRIFOLIA : Alga che con un alto contenuto di auxine, indurrà la pianta a produrre gettiti laterali e migliorare l'accestimento. Buona presenza di laminarie e polisaccaridi, per un'ottima tolleranza agli stress.

 

MICROALGHE AZZURRE: visto il rapporto equilibrato di fitormoni come citochinine e auxine si stimolerà la crescita vegetativa, la tolleranza agli stress visto un buon contenuto di polifenoli e polisaccaridi,

 

MACRO ALGHE : con rapporto sbilanciato sulle gibberelline si stimolerà l'apparato radicale l'accestimento e la produzione di rizomi.

 

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Grazie per la lettura. 

 

Sempre Al Verde Team

 

 

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