COME MIGLIORARE UN SUBSTRATO ARGIILLOSO

Pubblicato il 8 aprile 2023 alle ore 20:57

Ben ritrovati Amici di Sempre Al Verde,

 

Vi proponiamo oggi un argomento interessante, come sempre, semplice, intuitivo e pratico, dedicato a noi appassionati del tappeto erboso.

 

In questo periodo, leggo molti appassionati in difficoltà, dato che in precedenza il loro prato, è stato seminato o posato, su un substrato adattato in qualche modo, allo scopo del verde ornamentale. 

Magari per inesperienza, non è svolto nessun test di sedimentazione per capire se il top soil era o non era, in grado di ospitare un tappeto erboso.

Quando si comprano le piante al garden, si è abituati a leggere la scheda tecnica, mi stavo informando ultimamente per un paio di piante Phormium sundowner da comprare, cosa leggiamo, quali sono gli argomenti che ci interessano?

L'esposizione, va bene, la fertilizzazione, perfetto, ma il substrato di cultura, molte volte è messo in secondo piano. 

Bisogna capire, che il substrato, è la porzione di terreno, dove alloggerà a vita la nostra pianta, dovrà radicare, dovrà crescere, dovrà nutrirsi.

In un tappeto erboso, è la medesima situazione, un top soil adatto allo scopo, ci darà tante soddisfazioni, in termini di resa, meno problemi e più divertimento.  Buttare quattro  semi a terra e poi risolvere i mille problemi che verranno, non è la strategia giusta. Avere un top soil, invece con la giusta proporzione di macro e microporosità, una buona percentuale di sostanza organica, ci permetterà di fruire del nostro spazio verde, a pieno, senza compromessi.  Avere anche dei buoni risultati che  vi faranno appassionare al settore, al contrario troppi insuccessi, vi demoralizzeranno e vi faranno abbandonare, dopo magari aver speso molti soldi.

Noi di Sempre Al Verde, siamo qui comunque, per non farvi desistere e poter migliorare quello che già avete.

 

In caso decideste di rifare completamente tutto, leggete questo articolo : COME COSTRUIRE UN TOP SOIL 

    

In Italia, molti dei problemi sono legati a substrati troppo argillosi/limosi, non è che l'argilla non vada bene all'interno del substrato, anzi, ma una quantità troppo elevata, renderà il prato asfittico e compatto. Purtroppo rimane l'abitudine di fresare solamente i primi cm del suolo, senza verificarne minimamente la composizione.  

Oltre al ristagno idrico, il terreno compatto soffrirà di denitrificazione, (andate a leggere IL CICLO DELL' AZOTO) e un effetto controproducente sulla mineralizzazione visto che i batteri nitrificatori sono micro organismi cosi detti aerobi.   

La pianta ha bisogno di effettuare  scambi gassosi e senza aria, non sarà possibile, le radici, avranno bisogno di espandersi per raggiungere nuove porzioni di terreno inesplorato e con un terreno particolarmente compatto, rimarranno superficiali e umide, di colore scuro, quindi si favorirà il ristagno idrico, compromettendo la salute radicale e dell'intero progetto. Un terreno molto compatto, sarà anche poco drenante. 

 

Prima di posare o seminare un prato, effettuiamo  sempre dei test di  sedimentazione e anche del PH del suolo, per una gestione migliore e consapevole.

 

COME MIGLIORARE IL SUBSTRATO?

 

L'ammendatura è una pratica agronomica, che permette il miglioramento del suolo.

Partiamo dalla sabbia, elemento inerte, che permetterà un migliore drenaggio e gli scambi gassosi, teniamo conto che per avere un buon top soil la % di sabbia dovrà essere elevata, almeno sopra il 60% . 

Possiamo inserire sabbia silicea nel suolo, con un operazione chiamata carotatura. Bisognerà poi, estrarre e gettare tutte le carote perché andrà effettuata una pratica di sostituzione di porzioni di terreno con materiale più drenante.

Con una pratica chiamata top dressing, livelleremo  ed inseriremo all'interno delle carote, sabbia e volendo anche un concime organico, effettuando un ulteriore ammendatura del suolo. Probabilmente non risolveremo facendo solo una carotatura, ma pian piano nel tempo, pianificando le operazioni potremo raggiungere i risultati sperati. Teniamo conto anche che, la fustella di un carotatore migliorerà i primi 8/10 cm, mentre il restante al di sotto andrà migliorato, attraverso ammendature di sostanze nobili come acidi umici. 

Con l'introduzione di acidi umici e sostanza organica, permetteremo alle argille di formare aggregati, colloidi, impedendo anche in parte l'assembramento e la formazione di blocchi di argilla stessa,  si migliorerà il drenaggio e lo scambio cationico del suolo, quindi l'assorbimento dei nutrienti.  

Se volete approfondire, leggete l'articolo sulla sostanza organica, lo trovate qui LA SOSTANZA ORGANICA

Primo passo quindi la sostituzione di porzioni di terreno con elementi inerti, come la sabbia, il secondo, ma non per importanza, l'ammendatura continua, poiché per la modifica sostanziale, di un terreno argilloso la richiesta di organico è particolarmente elevata  

 

Come inserire sostanza organica ?

 

Attraverso nutrizione di elementi organici, quindi concimazioni liquide e granulari. Per formare HUMUS stabile le leonarditi saranno la via preferenziale con un contenuto di amici umici molto elevato.  L'humus è quindi la sostanza che ricopre un ruolo fondamentale ed influenza, attraverso l'attività microbica, l'assorbimento degli elementi nutritivi attraverso processi di degradazione. I processi verranno influenzati dalle temperature e attività microbica, mentre il terreno verrà migliorato nel rapporto macro e micro porosità e permeabilità, poiché indurrà la trasformazione della struttura argillosa in una più grumosa e drenante.

 

 

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Grazie per la lettura. 

 

Sempre Al Verde Team

 

 

 

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Commenti

Marco Rizzoli
6 mesi fa

Ciao Ragazzi di Sempre al verde, grazie per queste info, in effetti dopo un paio di vostri interventi consigliati, ho un prato meraviglioso. Continuate così siete grandi